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Politicamente scorretto: memoria, impegno civile e legalità

Politicamente scorretto: memoria, impegno civile e legalità

Giovedì 21 novembre dalle ore 17.30 presso il Centro sociale Ceretolo si parlerà di SPORT E LEGALITÀ. Il giornalista Paolo Berizzi, Marco Antonio De Marchi di “We love Football” e un dirigente del Bologna Football Club converseranno con la giornalista Micaela Romagnoli. Saranno presenti atleti e tecnici delle società sportive del territorio.

Il tema dell’incontro sono i  fenomeni di infiltrazione criminale di stampo estremista, mafioso e ‘ndranghetista che stanno interessando sempre più l’universo dello sport, coinvolgendo atleti, tecnici, federazioni e tifoserie – soprattutto, ma non esclusivamente, nel mondo del calcio, e le loro connessioni con il dilagare di comportamenti intolleranti, discriminatori e violenti dentro e fuori dagli stadi, e non solo quelli delle categorie più alte.

 

Nel 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino, percepiamo sempre più chiaramente che tanti sono ancora i muri che caratterizzano la nostra società, e che la cultura è l’arma più potente che abbiamo per gettare al di là di questi muri il nostro sguardo. Per questo la XV edizione di Politicamente Scorretto, il progetto culturale ideato nel 2005 dall’Istituzione (oggi Servizio) Casalecchio delle Culture con Carlo Lucarelli, torna a Casalecchio di Reno nella settimana dal 18 al 24 novembre 2019 con la domanda “Oltre il muro?”, cui numerosi appuntamenti nel segno di memoria, impegno civile e legalità daranno le loro risposte in diversi ambiti.

Ai linguaggi della letteratura e del teatro che da sempre caratterizzano la sfida culturale di Politicamente Scorretto si affiancano nel 2019 il cinema, grazie alla collaborazione con il Premio Mutti AMM che dal 2008 consente a registi di origine straniera di realizzare il proprio progetto filmico, la graphic novel e una mostra di manifesti pacifisti in collaborazione con il CDMPI, che proprio a Casalecchio conserva la più grande raccolta al mondo di questo tipo di documenti, per un totale di 26 appuntamenti con 34 ospiti complessivi.

In aggiunta a questo We Love Football è orgogliosa di partecipare ad un’iniziativa così ricca e ambiziosa, vi aspettiamo il 21 novembre alle ore 17.30 presso il Centro sociale Ceretolo.

Ecco gli altri appuntamenti della settimana:

Libri

Ad aprire Politicamente Scorretto 2019 sarà Alessandro Gallo, che con Casalecchio e la rassegna ha un rapporto di lunghissima data, per una serata di narrazione sul tema della camorra che abbinerà il debutto del monologo teatrale “L’Inganno”, finalista del Premio Scenario 2019, e la presentazione del suo ultimo libro Era tuo padre.
Infatti, la criminalità organizzata tra Nord e Sud è il tema di molti libri protagonisti di questa edizione, a partire dall’Atlante illustrato di Cosa Nostra di Giovanni Tizian (con il quale parleremo degli scenari aperti dalla recente sentenza “Black Monkey”) fino a I mille giorni di Aemilia di Tiziano Soresina Statale 106 di Antonio Talia, mentre La Controfigura di Luigi Lollini tratteggia in forma semibiografica il percorso di vita di un estremista di destra.

 

Teatro

Per non parlare di Ascanio Celestini, che sarà in scena per la stagione del Teatro Bettivenerdì 22 novembre con la riproposizione della storica Radio clandestina, il primo dei 4 appuntamenti dell’abbonamento “Politicamente Scorretto”, cui faranno seguito, tra febbraio e marzo 2019, gli spettacoli di Vincenzo Pirrotta (diretto da Roberto Andò), Marco Baliani e César Brie.
La serata di sabato 23 novembre a Spazio Eco combinerà invece teatro e graphic novel con Escobar. El patron, spettacolo tratto dalla storia di Guido Piccoli disegnata da Giuseppe Palumbo con Dany Greggio e le musiche originali degli Amycambe.

 

Cinema

Inoltre, doppio appuntamento con il cinema migrante martedì 19 e mercoledì 20 novembre, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Giana” – Premio Mutti AMM: le proiezioni di Per un figlio (2017) e Va’ pensiero (2013) saranno precedute da incontri con i registi, la presidente di “Amici di Giana” Laura Traversi e il direttore della Fondazione Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli.

 

Scuole

Politicamente Scorretto mantiene alta l’attenzione da sempre riservata alle giovani generazioni, attraverso 6 appuntamenti riservati alle scuole (tra cui un incontro tra Ascanio Celestini e Carlo Lucarelli) e il tradizionale appuntamento con “Il primo piatto della legalità”, tutto fatto di ingredienti di Libera Terra coltivati sui terreni sottratti alle mafie, che Melamangio ed Elior portano martedì 19 novembre in tutte le mense scolastiche di Casalecchio di Reno e Zola Predosa.

 

Promozione sociale

 In questa edizione della rassegna l’Amministrazione comunale testimonia la propria adesione a due campagne di sensibilizzazione sociale e sanitaria: “Facciamo luce sul tumore al pancreas” promossa dall’Associazione Nastro Viola, in occasione della quale giovedì 21 novembre verrà illuminata di viola la sede municipale, e “Illumina novembre” dedicata da Alcase Italia alla sensibilizzazione sul cancro al polmone, in occasione della quale Casa della Conoscenza  verrà decorata di palloncini bianchi sabato 23 novembre.

Segnaliamo inoltre il pomeriggio di martedì 19 novembre con “Il dovere della memoria” raccontato da ospiti come Antonio Vassallo e che culminerà nell’inaugurazione di un murale realizzato in Casa della Solidarietà, e la mattinata di domenica 24 novembre tutta dedicata, grazie alla collaborazione con Avviso Pubblico, alle azioni contro le minacce agli amministratori pubblici.

L’edizione 2019 è realizzata in accordo con la Regione Emilia-Romagna, che sostiene da diversi anni l’impegno di Politicamente Scorretto per il contrasto all’illegalità mafiosa attraverso i linguaggi creativi, in collaborazione con LiberaAvviso PubblicoATEROpenGroup e Redattore Sociale; i Giovani Reporter dell’omonima associazione che riunisce decine di ragazze e ragazzi saranno parte attiva nella documentazione della rassegna. 
Il programma completo è online sul sito www.politicamentescorretto.org e sarà promosso anche tramite i canali social del progetto (hashtag #PS2019). Numerose delle iniziative saranno inoltre trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube di Casa della Conoscenza o in diretta Facebook.

 

Tu ci sarai? Scrivici e raccontaci la tua esperienza. Grazie!

 

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Com'era il settore giovanile ai tempi d'oro del Filadelfia

 

 

 

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Com'era il settore giovanile ai tempi d'oro del Filadelfia

Com’era il settore giovanile ai tempi d’oro del Filadelfia

Un’iniziativa pretenziosa, la nostra. Perché vuole arrivare a toccarvi il cuore ed a risvegliare ricordi indelebili che mai dovremo permettere che cadano nel dimenticatoio. Perché ricordare quel che è stato non è “culto delle ceneri”, ma “custodia del fuoco”. 

Per qualsiasi società di calcio, dalle più abbienti ai club delle categorie inferiori, formare e valorizzare i propri giovani è di fondamentale importanza. Investire su di loro, mettendo a disposizione strutture e tecnici qualificati, avendo obiettivi ben definiti che sfocino nel promuovere il maggior numero possibile di ragazzi in prima squadra. Un lavoro non di poco conto, da concepire sulla lunga scadenza e che quasi mai garantisce quei risultati che si vedranno mediamente solo dopo tre/cinque anni. 

Ferrini, Lido VieriFogliRosatoAgroppiCereserFossatiPolettiRampantiPuliciZaccarelliSalvadoriMozziniNovellinoGarellaDossenaCraveroFranciniFuserLentini, Dino BaggioCoisRambaudiVenturin fino a Christian Vieri. Questi grandi giocatori hanno tutti una caratteristica in comune: sono stati cresciuti dal settore giovanile del Torino. Quel settore giovanile, divenuto un modello per tutta l’Italia, era un patrimonio imprescindibile per i granata che ne traevano linfa vitale e sostentamento. Dal 1957 al 1993 quel vivaio venne guidato dall’Avvocato, Sergio Cozzolino. Chi lo ha conosciuto, come ad esempio Rosario Rampanti, lo definisce “un monumento della storia del Torino”.

I primi trofei vinti dalla Primavera del Torino risalgano agli anni ’60 ma è dalla fine degli anni ’70 fino ai primi anni ’90, grazie anche all’eccellente lavoro di Sergio Vatta, che il Settore giovanile granata diventa un’eccellenza nazionale: allo Stadio Filadelfia crescono una serie incredibile di futuri campioni e la Primavera, dal 1983 al 1993, vince ininterrottamente almeno una competizione a stagione, tra campionato, Coppa Italia e Torneo di Viareggio. Dopo anni di buio, ora il vivaio granata è tornato a crescere e a vincere.

Al Torino, nonostante si investano parecchi soldi nel settore giovanile, alla fine i giovani che escono hanno finora avuta poca fortuna di poter ingranare in maglia granata. L’obiettivo primario di un Settore giovanile è sempre quello di formare giocatori che possano poi approdare e essere protagonisti anche in Prima squadra. Ciò che manca ancora all’attuale Primavera rispetto a quella di Vatta è proprio questo, ma osservando la costante crescita della squadra e il lavoro finora svolto da Bava, c’è da essere ottimisti per il futuro anche per quanto riguarda questo aspetto. 

Oggi compiamo insieme a voi un piccolo viaggio nel tempo, raccontiamo il calcio del passato evocando l’epoca in cui il centro sportivo Filadelfia era la grande casa di tutti, non solo calciatori ma anche tifosi ed era una casa che accoglieva veramente tutti.

Ecco il racconto personale di un protagonista:

 

Era un giorno di agosto, quando varcai in veste di giocatore del toro, le porte del Filadelfia, era un giorno di agosto ed avevo 13 anni. Non mi ero fatto accompagnare da mio padre, mi vergognavo a farmi vedere con un genitore. In fin dei conti ero un “campioncino” o almeno così pensavo con la testa di un adolescente che inizia un sogno. Nell’immediato, appena un passo dopo il portone, mi pervase una sensazione di inferiorità, sentii subito una inadeguatezza di fronte a tanta storia, a tanta passione, a tanta gente con un unico pensiero tinto di granata. Il ritrovo era comunque lì ed avrei dovuto proseguire, non mi sentivo più tanto un campioncino ma un ragazzino spaventato a tal punto, che se non avessi visto subito Roberto, il mio compagno nel San Mauro anche lui ora del toro, forse sarei scappato.

Salutai gli ex avversari che ora sarebbero stati i miei compagni di squadra e ci fecero avviare verso il magazzino dove ci accolse Mario. Mario era un uomo solare, con un grosso sorriso sempre stampato in volto ma sbrigativo nei modi: “hey tu, scegli un po’ le scarpe che ti servono da li !” – mi indicò un mobile pieno zeppo di scarpe non nuove ma lucidate e conservate bene -. Mi chiesi chi le avesse usate e la risposta fu oltre ogni aspettativa: erano quelle che la prima squadra non usava più. Insomma avrei indossato le scarpe di un calciatore, uno di quelli veri, e questo mi rendeva eccitato ed euforico.

Subito dopo, quando tutti ebbero scelto il loro feticcio ci fecero andare negli spogliatoi dove avremmo trovato la roba dell’allenamento dentro una cesta. Per uno che al campo ci era sempre andato con la sua borsa, questa cosa sembrava da professionisti ma ancora inebriato e confuso non mi pareva vero di essere all’interno di questa arena antica, a passeggiare nel corridoio tra l’infermeria e gli spogliatoi ed il sottopasso che portava al grande campo.

Mi risentii di nuovo un campioncino, fino al momento in cui non entrò il buon Dalla Riva e ci condusse al campo. Da quel momento in poi capii, che su quel campo, fino a quando avrei indossato quella maglia, avrei dovuto restituire tutto, sino all’ultima emozione.

Il Fila non era solo un luogo per tifosi incalliti o per aspiranti campioncini, il Fila era la Stonehenge del calcio, sentivi vibrare tutta l’energia intorno a te e tutto diventava pensiero unico. Il passato si combinava con il presente ed il futuro. Magari qualcuno poteva persino rivedere il grande Valentino in un ragazzino nell’atto più naturale che esista, correre su un prato.

Nella vita il mio percorso al Filadelfia mi è sempre stato utile. Mi è servito a capire che siamo soli veramente, quando non ci sentiamo più parte di qualcosa.

 

Ringraziamo per questo emozionante contributo Beppe Indelicato di Zona D e i suoi compagni di squadra, tutti “figli del Filadelfia”. Beppe scrive: “La nostra storia non è stata mai futile. Per molti di noi è stata una vera lezione di vita messa a frutto anche per il resto della nostra esistenza. Siamo stati fortunati a trovare lungo il nostro cammino persone uniche, ricche di valori etici ed umani per i quali tutti noi siamo stati per certi versi i “loro figli”. Non ci sarà mai più un settore giovanile così pieno di tutto. Stile, vigore, umiltà e GRANDE passione.”

Tu cosa ne pensi? Scrivici e raccontaci i tuoi ricordi del passato, ma anche le esperienze che stai vivendo oggi. Grazie!

 

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We Love Football sotto la curva!

Era il 31 marzo scorso, alle 12:30 allo Stadio Dall’Ara andava in scena il lunch match della 30esima giornata di Serie A Bologna – Roma.

Per We Love Football quella fu una giornata memorabile: Marco De Marchi e una delegazione composta da vari giocatori e allenatori partecipanti alla terza edizione di diverse squadre sono stati i protagonisti del prepartita. L’ex capitano del Bologna FC De Marchi, nonché presidente dell’Associazione di promozione sociale “Amici di We Love Football“, è andato sotto la curva per ricevere l’applauso e l’affetto dei tifosi rossoblù come sempre accade, ma non solo, in quella mattinata We Love Football ha condiviso con i 25mila del Dall’Ara lo spirito e le idee positive che sa diffondere. Vedi il Live video su Facebook QUI

E’ stato spiegato cosa davvero rappresenti la nostra realtà e quanto può essere importante promuoverla e sostenerla. Applausi da tutto lo stadio e l’impressione che quanto meno un segno anche li sia stato lasciato. E a pensarci ora, che il campionato è finito, quello stesso stadio è in silenzio in attesa che riparta una nuova stagione con la speranza che sia ricca di emozioni.

Speranze, obiettivi e progetti come per il Bologna FC così per We Love Football. Neanche il tempo di smettere di pensare a quanto sia stata bella la terza edizione che già si inizia a costruire concretamente la quarta. Marco De Marchi è infatti già nel pieno dell’organizzazione per l’edizione 2019: le novità assolute, accordi internazionali e i contatti con le squadre da definire.
We Love Football è un progetto che non si ferma mai, quotidianamente si crea e si sviluppano nuove idee con un solo obiettivo: promuovere tutto ciò che di positivo c’è nel calcio.

Work in progress! Stay tuned!

#welovefootball #welovefootballinternational #welovefootball2018

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Il calcio dà, il calcio toglie…

A più di un mese dalla fine della terza edizione del torneo internazionale di calcio under 15 We Love Football il calcio italiano ha vissuto momenti pazzeschi, talvolta paranormali.
Storie di sport, storie di pallone, un po’ come quelle che raccontiamo nei 6 giorni del torneo: in quest’edizione 31 le partite giocate, 85 i gol segnati, 9 partite finite in parità, 22 hanno visto una vincitrice e altrettante una sconfitta, incalcolabili le emozioni vissute. Questo è un po’ il bello del calcio ovvero la quantità di emozioni non è mai direttamente proporzionale al numero di partite giocate, o dei gol fatti, il calcio non è una scienza esatta, il gioco del pallone – al contrario della matematica – può essere un’opinione.

Esempi freschi e lampanti di tutto ciò, le due squadre italiane impegnate in Champions League (dagli ottavi in poi) in questa stagione: Juventus e Roma. La Juventus dopo aver raggiunto due finali in tre anni quest’anno ha dovuto salutare la spedizione europea con più anticipo, a testa altissima però. Ai quarti di finale i bianconeri hanno incontrato il Real Madrid, 12 volte campione d’ Europa nonché detentrice del titolo da due anni consecutivi. Una corazzata. La squadra allenata da Zinedine Zidane ha confermato in pieno l’appellativo di “Galacticos” nella gara d’andata giocata all’Allianz Stadium giocando una partita a tratti sontuosa, grazie soprattutto a uno dei giocatori più forti della storia di questo sport: Cristiano Ronaldo. Doppietta per il portoghese, specialmente il secondo uno dei gol più belli mai visti, in rovesciata, tanto bello da far alzare in piedi tutto lo stadio juventino per applaudire: “non mi era mai successa una cosa simile, ringrazio i tifosi della Juventus, sono stati straordinari” ha detto il fuoriclasse del Real, vincitore per 3 a 0 a Torino e di fatto con un piede in semifinale.
L’applauso del pubblico a un gol dell’avversario e il riconoscere la forza altrui sono aspetti difficili da vedere e dunque vien da pensare che passi in avanti in termini di cultura sportiva se ne stanno facendo.
La Juventus però di darla vinta agli spagnoli proprio non ne aveva e al ritorno, al Bernabeu, ha giocato lei una partita spettacolare e dopo la doppietta di Mandzukic, Matuidi nel secondo tempo ha pareggiato i conti segnandoo il 3 a 0, incredibile!
95esimo, dopo aver vissuto 20 minuti di gioie incredibili i tifosi bianconeri vivono un incubo: Benatia atterra Asensio, calcio di rigore per i Blancos, Ronaldo segna l’1-3 passa il Real e la Juventus nel giro di 1 minuto dal sognare la semifinale si ritrova fuori dalla competizione. Dicevamo appunto, storie da premio oscar, un po’ come quella della Roma. Per ribaltare il 4 a 1 dell’andata al Camp Nou di Barcellona serviva un miracolo e miracolo fu. All’Olimpico di Roma la squadra di Di Francesco ha giocato un primo tempo perfetto andando in vantaggio con Dzeko, nella ripresa il rigore di De Rossi per il raddoppio. La gioia più bella sarà all’82esimo quando Kostas Manolas di testa segna il 3 a 0 che completa la rimonta ma che soprattutto vale l’accesso storico alle semifinali di Champions. Vennero le semifinali, per i giallorossi gli inglesi del Liverpool. Ad Anfield è un altro brusco stop. La squadra di Klopp vince 5-2 con doppietta dell’ex tanto amato, Mohamed Salah.
La montagna da scalare sembra ancora più alta al ritorno ma l’Olimpico ci ha insegnato che nel calcio tutto ma veramente tutto può succedere.
Al ritorno passano in vantaggio i reds con Manè prima e con Wijnaldum poi ma la Roma non molla mai: Dzeko pareggia a inizia ripresa, Nainggolan all’86esimo fa il 3 a 2 e alla fine segna anche il 4 a 2, tutto il popolo giallorosso sogna un’altra impresa storica. Ma come detto, il calcio dà e il calcio toglie: l’arbitro fischia la fine, non c’è più tempo la Roma esce dall’Europa a un solo gol dal riaprire tutto.
Il calcio insegna che non bisogna mai cantare vittoria: in campionato Juventus e Napoli stanno offrendo il duello scudetto più bello degli ultimi 15 anni. La Juventus impegnata a Crotone vinceva 1 a 0, mentre il Napoli perdeva in casa dall’Udinese, era il 64esimo della 33esima giornata e in quel momento il distacco fra prima e seconda era di nove punti. Simy del Crotone subito dopo però pareggia allo Scida, Albiol fa lo stesso per il Napoli, segue poi il gol di Milik che darà ai partenopei i tre punti avvicinandosi così a sole 4 lunghezze dalla Juve. La domenica successiva lo scontro diretto a Torino lo vince la squadra di Sarri con un gol di Koulibaly al novantesimo che porta il Napoli a -1 in classifica. Incredibile però è quanto succedere il fine settimana dopo: la Juventus a San Siro contro gli acerrimi rivali dell’Inter rischia di perdere lo scudetto essendo in svantaggio all’87esimo. Nel giro di due minuti però Cuadrado e Higuain ribaltano la situazione, vince la Juve, mentre il Napoli perde poi 3 a 0 contro la Fiorentina. Ora mancano tre giornate dalla fine si vedrà…

Insomma è un continuo di gioie e dolori e il motivo per cui davvero è lo sport più bello del mondo.

#welovefootball #welovefootballinternational 

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We Love Football 2018, una partita senza fine

Anche la terza edizione è terminata, quanti passi in avanti dal 2016 ad oggi: tecnica, agonismo e soprattutto divertimento

Triplice fischio, l’arbitro Fabbri di Ravenna sancisce ufficialmente la fine del We Love Football 2018, dopo Atletico Madrid e Atalanta l’albo d’oro si tinge anche di verde: i brasiliani del Palmeiras vincono la terza edizione del più prestigioso torneo Under 15 di calcio del mondo da imbattuti. Tuttavia non è una vittoria solo dei “Verdao” ma quest’anno è stata una vittoria del calcio. Coppa alzata al cielo, foto di rito e festeggiamenti ma dopo tutto questo non ci si è assolutamente fermati, anzi. La sintesi della terza edizione si può trovare paradossalmente dopo il termine della finale, quando tutto sembrerebbe finito, quando tutto dovrebbe fermarsi, il calcio ti ricorda che essendo lo sport più bello del mondo una fine non l’avrà mai, e allora pallone in campo e gli olandesi dell’Ajax, gli inglesi dell’Everton, i canadesi del Montreal, i brasiliani del Flamengo e anche lo staff organizzativo di WeLoveFootball sono corsi tutti insieme sul prato verde del Dall’Ara e hanno iniziato una partita epocale che rimarrà senza dubbio nella storia di questo torneo, con una sola regola, divertirsi! Eppure vi chiederete come fanno a comunicare olandesi-inglesi-brasiliani-belgi e italiani fra di loro, la risposta è semplice la lingua conosciuta da tutti è quella del pallone. Un melting pot di culture, tradizioni e colori teoricamente impossibile da unire ci ha regalato emozioni indescrivibili, che solo questo sport, che di teoria ne conosce poca, avrebbe potuto concederci. Ecco tutto questo è We Love Football: unire ciò che unire pare impossibile, divertimento, calcio e spensieratezza. Friendship, una quantità innumerevoli di amicizie instaurate in questi ultimi giorni, un’immagine che resterà impressa nei nostri occhi è lo scambio dei numeri di telefono fra il Coach del Montreal e quello del Genk, i quali al momento dell’arrivederci si sono abbracciati come fossero amici da sempre. Ma di situazioni come questa dove il calcio diventa qualcosa di più di uno sport al We Love Football sono una quantità incalcolabile: il pasillo de honor del Palmeiras e gli applausi per gli sconfitti atalantini in finale, il mister dell’Atalanta Di Cintio che chiede scusa al Coach dell’Ajax Wooter per un contrasto duro fra due giocatori in campo e dopo la partita l’abbraccio, i canti, i balli, le preghiere, le speranze, le ambizioni e la passione per il calcio, inesauribile. Perchè mentre ogni secondo passa nel bene o nel male bisogna sempre ricordarsi che in una parte del mondo una partita di calcio è in corso e ogni volta che una partita di calcio ricomincia tutta questa magia ricomincia da capo. Un triplice fischio definitivo non ci sarà mai.

See you next year for We Love Football 2019!

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Prima giornata – We love Football, è una pioggia di gol

We love Football, è una pioggia di gol

La prima giornata della terza edizione di We Love Football è stata un concentrato di emozioni. Esordio vincente per Palmeiras, Bologna, Atalanta e B Italia. E il Genk sorprende la Juventus

 

GIRONE A

Bologna-Everton 3-1

BOLOGNA: Ruggiu, Cavina, Panariello, Obaretin, Vanzo, Marenco, Biondelli, Mantovani, Dimitrijevic, Bovo, D’Errico. A disp.: Grimandi, Lami, Caprino, Cinelli, Luccarini, Nico, Spinella. All.: Francesco Morara

EVERTON: Rose, Capps, Small, Welch, Hagan, Butterfield, Preidt, Dobbin, Price, Ferguson, Coppack. A disp.: Whitaker, Mclachlan, Jones, Clarcke, Campbell. All.: Lewis Nightingale

Reti: 28′ pt Marenco (B), 5′ st Dobbin (E), 19′ st Mantovani (B), 24′ st Lami (B)

Un bel Bologna non ha lasciato scampo all’Everton. I rossoblù di Morara hanno fatto una buona partita, tre gol e un calcio bello da vedere. Ne è uscita una partita piacevole soprattutto nella ripresa condita da ben 3 reti. Nel primo tempo è arrivato il vantaggio di Marenco che ha fatto esultare i rossoblù. Ad inizio ripresa Dobbin (migliore in campo insieme a Spinella del Bologna, decisivo con i suoi guizzi sulla fascia) per l’illusorio 1-1. Incassato il pari, la forza dei bolognesi è venuta fuori in maniera prorompente. Prima Mantovani per il 2-1, poi Lami ha chiuso i conti per il definitivo 3-1 casalingo. Non poteva esserci una prima migliora per il Bologna.

Inter-Lokomotiva Zagabria 4-1 (lokomotiva o lokomotive?)

INTER: Magri, Chierichetti, Pozzi, Peruchetti R., Uccellini, Gasparini, Paccagnan, Fabbian, Pezzini, Pucci, La Torre. A disp.: Priori, Lonati, Peruchetti L., De Milato, Branzini, Sabia, Politi. All.: Paolo Annoni

LOKOMOTIVA ZAGABRIA: Vincelj, Cabrajic, Maric, Vujnovic, Kruslin, Speljak, Simic, Islic, Capan, Vranjesevic, Matijevic. A disp.: Smakaj, Kacavenda, Milicic, Karkovic, Brajkovic, Capan, Stojkovic. All.: Zeljco Dacer

Reti: 9′ La Torre (I), 20′ Fabbian (I), 10′ st La Torre (I), 23′ st Politi (I), 31′ st Speljak (L)

Due gol per tempo hanno consentito all’Inter di vincere la partita che ha sancito l’inizio dell’avventura a We Love Football. I nerazzurri sono stati straripanti per tutto l’incontro. Zagabria ha provato ad opporre resistenza alla squadra italiana, ma non c’è stato nulla da fare. Bel gioco, tante trame interessanti e un calciatore come La Torre capace di fare la differenza ed infilare una doppietta nella porta avversaria. Nella prima frazione La Torre l’ha sbloccata, imitato undici minuti dopo da Fabbian. Nel secondo tempo ancora La Torre (migliore in campo) e successivamente Politi hanno arrotondato il risultato, mentre per gli slavi ha segnato Speljak nel recupero con un tap-in da pochi passi.

 

GIRONE B

B Italia-Shonan Bellmare 3-0

B ITALIA: Milan, Turicchia, Vaglica, Casadei, Zaghini, Moracchioli, Belluomini, Pietra, Pescicolo, Logrieco, Totaro. A disp.: Lucatelli, Cellamare, Simonetto, Palmentieri, Degli Innocenti, Ferrari, Capasso, Grechi. All.: Massimo Piscedda

SHONAN BELLMARE: Odagiri, Ishikawa, Asano, Iwanaga, Takahashi, Inui, Imamichi, Inoue, Saito, Saliou Diop, Kasai. A disp.: Yano, Goto, Murakami, Ohta, Yamada, Noda, Sasaki, Nobuta, Matsuoka, Kawai. All.: Nakamaru

Reti: 12′ Belluomini (B), 20′ Vaglica (B), 10′ st Totaro (B)

L’esordio della squadra giapponese del Shonan Bellmare non è stato fortunato. I ragazzi di Nakamaru hanno sbattuto contro la forza della B Italia. Gli azzurrini si sono imposti con un secco 3-0 che non ha lasciato scampo agli ospiti. Gara praticamente chiusa dopo 20 minuti con le reti di Belluomini e Vaglica. Nella ripresa Totaro ha siglato il tris.

Flamengo-Roma 1-1

FLAMENGO: Esmeiro Candido, Thomas De Souza, Damasceno Dos Santos, Brum, Santos Pereira Dias Sacramento, Dos Santos Lopes Da Silva, De Oliveira Batista, Campos Botelho Nazareth, Emanuel Ataide de Araujo, Luka Cordeiro de Souza, Da Cruz Oliveira. A disp.: Jectan Lira Da Costa, Gibaldi Ribeiro, Firmino Dos Santos, Rodrigo Felix Laurentino, Gomes Silva, De Almeida Rego, Da Silva Checa. All.: Mario Jorge Dos Santos Silva

ROMA: Berti, Anticoli, Bruno, Diaby, Dicorato, Evangelisti, Koffi, Nobile, Piccolelli, Rossi, Tueto Fotso. A disp.: Cantarelli, Ludovici, Mancino, Poverini, Pagano, Rocchetti, Scarno, Scandurra, Sigismondo. All.: Mauro Fattori

Reti: 1′ st Campos Botelho Nazareth (F), 26′ st Rossi (R)

Nella giornata inaugurale, l’unica partita a finire in parità è stata quella fra il Flamengo e la Roma. Un incontro piacevole, con sprazzi di bel calcio fra le due formazioni che hanno filosofie di gioco diverso. Più spettacolari i carioca, mentre gli italiani hanno badato più al sodo. Solo per pura coincidenza il primo tempo si è chiuso a reti bianche. Ad inizio ripresa l’ha sbloccata Campos Botelho Nazareth che ha colto di sorpresa la difesa giallorossa. I brasiliani hanno mancato il raddoppio, poi i capitolini sono cresciuti e Rossi ha fissato il punteggio sull’1-1. Il primo X di questa terza edizione è servito. Potevano esserci più gol, ma il calcio è anche questo.

 

GIRONE C

 

Genk-Juventus 3-1

GENK: Aerts, Van Gorp, El Taibi, Beerten, Rommens, Dwomoh, Gosselain, Swerts, Krawcyk, Oyen, Radi. A disp.: Abid, Guler, Geboers, Goosens, Dierckx, Chambaere, Stevens. All.: Peter Reynders

JUVENTUS: Oliveto, Mulazzi, Mauro, Salducco, Giorgi, Pisapia, Petronelli, Fiumanò, Giorcelli, Lofrano, Ferraris. A disp.: Carotenuto, saio, Bonetti, Bevilacqua, Rastrelli, Savona. All.: Riccardo Bovo

Reti: 4′ st Krawczyck (G), 10′ st Bonetti (J), 22′ st Dierckx (G), 25′ st Krawczyck (G)

Probabilmente è il risultato più sorprendente della prima giornata. Il Genk però è un club che sta crescendo a tutti i livelli ed è capaci di mandare in campo formazioni sempre competitive. I belgi sono riusciti a battere in rimonta i bianconeri di Torino. Dopo una prima frazione in equilibrio, a inizio ripresa arriva in gol di Krawczyck, bravo a fiaccare la resistenza di Oliveto. La Juve reagisce e ci pensa Bonetti a bollare l’1-1. Qui la gara diventa sempre più combattuta, e sono i belgi a trovare la via della vittoria. Il nuovo vantaggio lo sigla Dierckx. Poco dopo Krawczyck chiude la gara siglando la sua personale doppietta.

Palmeiras-Sassuolo 3-2

PALMEIRAS: Martins, Alves Dos Santos, Da Silva Valerio, Francisco Dos Santos, De Barros, Dos Anjos, Santana, Do Nascimento Silva, Rodrigues, Maciel, Furtado Gondim. A disp.: Rosa, Santos Filho, Rodrigues Santos, Freitas, Ricardo Dos Santos, Silva, Miranda. All.: Luca Pereira De Andrade

SASSUOLO: Zacchi, De Toffol, Lazzaretti, Barbetta, Giordano, Mata, Ferrara, Casolari, Iodice, Xhuvelaj, Nacciaretti. A disp.: Bruno, Cehu, Arcopinto, Lombardo, De Battisti, Grillenzoni, Barbieri. All.: Francesco Turrini

Reti: 9′ Mata (S), 11′ Rodrigues (P), 14′ Da Silva Valerio (P), 8′ st  Casolari(S), 18′ Rodrigues (P)

Uno degli incontri più belli di sempre. Cinque reti e tanto spettacolo. Alla fine l’ha spuntata il Palmeiras per 3-2, il Sassuolo è andato ko. La formazione ceramica era andata addirittura in vantaggio con Mata, ma poi nel giro di 3 minuti ci avevano pensato Rodrigues e Da Silva a ribaltare il punteggio con cui si è andato all’intervallo. Nella ripresa Casolari ha fatto il 2-2, prima che Rodrigues infilasse il definitivo 3-2 carioca.

 

GIRONE D

Ajax-Sampdoria 4-0

AJAX: Van den Heuvel, Rensch, Dakriet, Misidjan, Regeer, Campagne, Yah Gibson, Karahasanovic, Braspenning, Hoogerwerf, Bonnah. A disp.: De Graaff, Oostwoud, Enem Jay, Markelo, Achemlal, Quaedvlieg, Camara, Mukeh. All.: Nordin Sibadich, Wooter

SAMPDORIA: Rossi, Campaner, Chiarlone, Fontanarosa, Migliardi, Marra, Canovi, Dolcini, Paoletti, Donato, Peidicillo. A disp.: Ravera, Tommasi, Chiodi, Mozzati, Fabbrucci, Malagrida, Riccio, Sanguineti, Spagnulo. All.: Massimo Augusto

Reti: 3′ e 9′ Braspenning (A), 1′ st Bonnah (A), 22′ st Markelo (A)

Due belle realtà a confronto. Una delle migliori scuole italiane, contro la filosofia del calcio totale olandese. Quell’Ajax che sforna talenti ogni anno. Una partita più o meno senza storia. Dopo nove minuti i tulipani erano già avanti di due reti grazie alla bravura di Braspenning capace di buttare il pallone alle spalle di Rossi per ben due volte. Quando cominci in questa maniera, poi diventa difficile tornare in partita. La Samp ha combattuto ma non ha trovato quell’episodio che poteva rimettere in discussione il copione visto fino a quel momento. Sessanta secondi dopo l’intervallo Bonnah ha fatto tris. Il 4-0 l’ha segnato Markelo. Vittoria netta quanto meritata. Ajax super anche fuori dal campo. I giocatori in questi giorni di torneo, nei momenti liberi, studieranno con i loro abituali insegnanti di scuola.

Montreal Impact-Atalanta 0-1

MONTREAL IMPACT: Assi, Binate, Bourassa, Catavolo, Eullaffroy, Ferdinand, Giraldo Ortiz, Hmida, Kane, Mayati, Spinola. A disp.: Banfi M., Banfi S., Bisson, Colici, Djellab, Joseph. All.: Serge Dinkota

ATALANTA: Sassi, Grassi, Toccafondi, Bonfanti, Giovane, Oliveri, Perego, Testa, Berto, De Nipoti, Rosa. A disp.: Rodegari, Scalvini, Ceresoli, Mehic D., Mehic A., Lozza, Moraschi. All.: Andrea Di Cintio

Reti: 21′ Rosa (A)

E’ bastato il minimo sforzo all’Atalanta per aggiudicarsi i primi tre punti di questa edizione 2018. I bergamaschi hanno piegato 1-0 il Montreal del patron rossoblù Joey Saputo alla prima partecipazione in terra felsinea. Una rete di Rosa segnata nel primo tempo, ha fatto pendere la bilancia dalla parte dei lombardi. Passati in svantaggio i canadesi hanno provato con tutte le proprie forze a pareggiare, ma non c’è stato verso di riuscirci. Prima vittoria atalantina ed esordio a mani vuote per gli americani.

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CLASSIFICHE

 

GIRONE A  punti    g.f.       g.s.

Inter                 3          4          1

Bologna           3          3          1

Everton           0          1          3

Zagabria          0         1          4

 

GIRONE B

B Italia               3          3          0

Flamengo          1          1          1

Roma                 1          1          1

Bellmare           0        0          3

 

GIRONE C

Genk                   3          3          1

Palmeiras          3          3          2

Sassuolo            0          2          3

Juventus            0          1          3

 

GIRONE D

Ajax                 3          4          0

Atalanta          3          1          0

Impact            0          0          1

Sampdoria     0          0          4

 

Tra le novità 2018 di “We Love Football” c’è anche il Montreal Impact

Tra le novità 2018 di “We Love Football” c’è anche il Montreal Impact.

Il club canadese sbarca per la prima volta sotto le Due Torri con la sua formazione under 15 nella speranza di qualificarsi e incrociare il Bologna in quello che sarebbe uno stuzzicante derby: entrambe le società, infatti, sono di proprietà di Joey Saputo, l’uomo che negli ultimi anni ha risollevato le sorti dei rossoblù.

In patria il suo Montreal Impact è ormai una realtà consolidata. Dal dicembre del 1992 – anno della sua fondazione – ad oggi, la prima squadra nerazzurra ha vinto una American Professional Soccer League (APSL), due campionati di seconda divisione e tre Canadian Championship. Per quanto concerne il settore giovanile, nel 2010 l’Impact de Montréal ha fondato la propria Académie, le cui squadre si allenano nelle strutture della prima squadra: lo “Stade Saputo” e la “Caserne Létourneux”.

L’esordio al torneo internazionale under 15 “We Love Football” vedrà l’Impact impegnato nel girone D con Sampdoria, Ajax e Atalanta.

Bonne chance Montreal!

Noi siamo pronti a cominciare, vi aspettiamo dal 28 marzo al 2 aprile a Bologna!

 

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Ingresso libero per ragazzi e ragazze sotto i 18 anni di età.

Info e biglietti :

I biglietti per le Qualificazioni e i Quarti di Finale sono disponibili rispettivamente presso gli Stadi G.Negrini di Castenaso (BO), A.Biavati di Bologna, il Centro Sportivo A.S.D. Polisportiva Monte San Pietro (BO) e Centro Sportivo E. Filippetti di Zola Predosa (BO) . I biglietti per le Semifinali e la Finale sono disponibili in prevendita sul circuito Vivaticket e presso lo Stadio Renato Dall’Ara i giorni di manifestazione.

info@welovefootball.eu

Tel. +39 051 0402349

“We Love Football” si tinge di rosa con il torneo femminile

La terza edizione del torneo internazionale under 15, in programma dal 28 marzo al 2 aprile, si arricchisce di un nuovo capitolo tutto italiano: otto squadre giovanili femminili si sfideranno per contendersi il titolo. E la formula “concentrata” della competizione promette spettacolo   

Otto squadre femminili, tutte italiane, in lotta per il titolo. E’ questa una delle grandi novità dell’edizione 2018 di “We Love Football”, torneo internazionale giovanile under 15 che dal 28 marzo al 2 aprile torna protagonista a Bologna. La kermesse sportiva ideata dall’ex bandiera rossoblù Marco De Marchi, giunta al terzo giro di boa, si è infatti arricchita di un bel numero di “quote rosa”, passando dal torneo a tre squadre dell’anno scorso a quello a otto di quest’anno. Oltre alle 16 formazioni professionistiche maschili giunte da tutto il mondo (otto le nazioni coinvolte con la partecipazione di alcuni tra i più prestigiosi club internazionali), ci sarà dunque un nutrito gruppo di ragazze pronte a darsi battaglia sul campo per mettere in mostra le proprie qualità e la loro grande passione per il calcio.

Il torneo femminile, a differenza di quello maschile che si svilupperà nell’arco di sei giorni durante la settimana pasquale, prevede una formula “concentrata” che promette spettacolo. Il 29 marzo, a partire dalle ore 12, le millennials di Bologna, Cesena, Inter, Roma, Udinese, Venezia Women e Verona si sfideranno sui campi in erba artificiale del centro sportivo “Enrico Filippetti” di Zola Predosa dando vita a dodici avvincenti partite. Suddivise in due gironi da quattro, ogni squadra disputerà tre gare nel giro di poche ore: la prima classificata di ogni raggruppamento guadagnerà il pass per la finalissima, in programma il 2 aprile (ore 9.30) al “Renato Dall’Ara”. Un premio per queste piccole campionesse del futuro, che così potranno assaporare probabilmente per la prima volta l’emozione di giocare in uno stadio vero e proprio.

A difendere il titolo 2017 sarà il Bologna, ancora una volta guidato da Daniela Tavalazzi. Ma il compito delle rossoblù, che l’anno scorso dominarono il triangolare con Cesena e Sassuolo chiudendo imbattute con 20 gol fatti e appena 1 subito, si presenta tutt’altro che semplice. “We Love football è una grande opportunità – spiega Daniela Tavalazzi, responsabile del settore femminile del Bologna – perché permette alle nostre ragazze di dimostrare il proprio valore di fronte a una platea internazionale. Inoltre, giocare a Bologna rappresentando i colori della mia città è uno stimolo in più, così come il fatto che quest’anno il torneo comprenda otto squadre. Chissà, magari nel 2019 verranno anche il Barcellona e il Real Madrid, sarebbe bello potersi confrontare con realtà di alto livello mondiale. Noi, comunque, anche quest’anno proveremo a dire la nostra, fermo restando che gli obiettivi, in ambito giovanile, sono la crescita e la formazione delle ragazze”.

 

GIRONE A

Bologna Femminile, Cesena, Inter, Venezia Women

 

GIRONE B

Perugia, Roma, Udinese, Verona

 

Guarda il video challenge del Bologna Fc Femminile.

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