Otto nazioni coinvolte (Italia, Brasile, Belgio, Canada, Croazia, Giappone, Inghilterra e Olanda), 24 squadre che si contenderanno l’ambito trofeo (16 maschili, 8 femminili), tanti eventi collaterali. Bologna, per il terzo anno consecutivo, torna a essere la capitale mondiale del calcio giovanile. Lo fa grazie a “We Love Football”, Torneo Internazionale professionistico under 15, che dal 28 marzo al 2 aprile vivrà un’edizione più ricca che mai. Già, perché “We Love Football” non è solo calcio: spirito di aggregazione, fair play, integrazione e tutto ciò che di sano c’è nello sport. Ecco i valori che vuole trasmettere questo torneo giovanile ideato da Marco Antonio De Marchi, storica bandiera del Bologna FC. Uno che di calcio se ne intende. “Anno dopo anno, con tanta passione, cerchiamo di far crescere We Love Football, evento di punta di un progetto di vita più ampio che risponde al nome di Generazione F, ossia ‘generazione fifteen’ – spiega De Marchi -. L’idea è che i calciatori professionisti debbano ispirare i giovani ed essere i loro modelli. Attraverso il calcio si possono infatti trasmettere valori fondamentali come rispetto, amicizia, integrazione, entusiasmo e autostima, elementi chiave per diventare campioni nel mondo dello sport, ma anche uomini e donne migliori nella vita. Per riuscire in questo intento abbiamo pubblicato sul sito di We Love Football (welovefootball.eu) una serie di interviste a grandi personaggi sportivi del passato sul tema dei loro primi 15 anni di vita, con i loro sogni e gli sforzi fatti per realizzarli”.
