Domenica è andata in scena una delle partite più brutte della storia del calcio italiano. Serie C, girone A. Cuneo – Pro Piacenza, risultato con punteggio clamoroso: 20 a 0.
Riepiloghiamo i fatti.
I giocatori del Pro Piacenza non recepivano gli stipendi da 3 giornate e da altrettante rinunciavano a giocare e dunque nell’ultima domenica il club piacentino ha dovuto attingere dai ragazzi del settore giovanile per evitare la radiazione con una quarta rinuncia. Esattamente 7, ovvero il numero minimo legale per iniziare una partita, in 6 infatti non si può cominciare. 7 di cui uno è il massaggiatore, Alessio Picciarelli, 39 anni, il quale ha dovuto giocare perchè Isuf, un 2001, aveva scordato il documento a casa.
Tutto davvero surreale e cosi si è iniziata una vera e propria farsa conclusasi con il risultato record di 20 a 0.
Nelle ultime ore è arrivata la stangata, doverosa viene da dire, contro quanto successo.
“La decisione della Federcalcio di revocare l’affiliazione del club, si apprende, è stata presa dopo “le gravi violazioni regolamentari nella partita di Cuneo, tali da far venire meno le condizioni minime previste dal sistema federale per la partecipazione al Campionato di Serie C, che si aggiungono alle altre numerose irregolarità documentate”.
Il giudice sportivo invece, oltre all’esclusione dal campionato e la sconfitta a tavolino, ha anche sanzionato il massaggiatore-calciatore, con una squalifica fino al 31 dicembre, e uno dei tesserati, Salvatore Adelfio, inibito fino al 31 dicembre 2021. Il Pro Piacenza inoltre dovrà pagare una multa di 20mila euro.
Infine, anche il Tribunale Federale Nazionale ha punito, assieme ad altre tre società (Matera, Cuneo e Lucchese) il club emiliano per la mancata presentazione di una garanzia fidejussoria: le quattro squadre dovranno scontare 8 punti di penalizzazione nella stagione sportiva e pagare un’ammenda di 35.500 euro.”
SOLIDARIETA’ E UN ABBRACCIO AI 7 EROI MANDATI ALLO SBARAGLIO
Ora a chi ne ha le competenze spetta il compito di fare in modo che una cosa del genere non accada più, noi semplicemente ci teniamo a mandare un abbraccio ai 7 ragazzini che domenica sono stati, non per colpa loro, umiliati a livello nazionale.
Inoltre, andrebbero spese parole di vicinanza anche per i ragazzi del Cuneo, che purtroppo negli ultimi giorni sono stati insultati da migliaia di tifosi sui Social rei di non aver portato rispetto nei confronti degli avversari. Considerando che quanto successo domenica non è calcio, probabilmente il 20 a 0 è un bene che si sia materializzato, perchè senza un punteggio cosi clamoroso probabilmente una realtà cosi vergognosa non sarebbe mai venuta a galla.
Questo calcio non è quello che vogliamo.
Articolo di Alessio De Giuseppe
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