Riccardo Ferri
20 agosto 1963
Il calcio mi ha dato
la possibilità di fare progetti
e condividerli
con la mia famiglia.
L’INTERVISTA











I MIEI PRIMI 15 ANNI
Raccontaci il tuo amore per lo Sport
Nato con me e trasmessa da mio padre e dai miei fratelli più grandi.
La passione per il calcio quando è arrivata?
All’età di 7 anni quando ho giocato per la prima volta in una squadra di primi calci in un piccolo quartiere nella mia città Crema.
Come hai iniziato?
Per assurdo da attaccante, poi per le mie poche attitudini alla marcatura, mi misero a centrocampo e poi trovai la mia posizione naturale da difensore, prima esterno poi centrale.
I tuoi giocatori preferiti?
Lothar Matheus, Andy Brehme del passato, Modric, Cristiano Ronaldo e Messi di oggi.
Quando hai capito che “la cosa stava diventando seria” ?
Quando a 17 anni giocai nella primavera dell’Inter alla Pinetina ed erano presenti tutti i vertici della 1° squadra, un’occasione da sfruttare al massimo per fare il salto..
Il momento più bello, indimenticabile?
L’esordio in A a 18 anni, il riscaldamento prima di essere chiamato per entrare in campo a S. Siro.
La delusione più cocente?
La sconfitta ai rigori nella semifinale mondiale 1990 e il mio allontanamento dall’Inter.
Cosa ti ha dato il calcio per la tua vita?
È stata una palestra in tutto, lo sport di squadra, la condivisione degli obbiettivi in comune che si hanno..
Il calcio mi ha dato la possibilita’ di fare progetti e condividerli con la mia famiglia.
Come lo vivi oggi?
Da appassionato ma attento anche ad altri aspetti che lo circondano, che quando giochi non noti.
Oggi che fai nella vita?
Dopo aver fatto un’esperienza a Miami per 3 anni, aprendo una Academy di calcio per ragazzi dai 5 ai 17 anni, ora sono un collaboratore opinionista di Mediaset Premium, dove ho ritrovato alcuni amici, e conosciuto molte persone di grande qualità.
Un consiglio ai quindicenni di oggi?
Le stesse cose che quando dette a noi sembravano scontate all’epoca, oggi essendo padre diventano difficili da tramandare e trasmettere.
Senza la passione ed il sacrificio in qualsiasi campo difficilmente ottieni ottimi risultati. Ambizione, perseveranza, diligenza e disposizione al rischio fattori che ognuno di noi ha, e che può decidere se svilupparli o no, ma determinanti per raggiungere grandi obbiettivi.
WLF generazione F, che ne pensi?
Un’iniziativa che offre ai giovani di esprimersi attraverso lo sport, fatta da gente seria e competente è merce rara. Tanti complimenti all’amico Marco De Marchi, alla moglie Stefania ed a tutti i loro collaboratori.
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