Kennet Andersson

Kennet Andersson

 

6 ottobre 1967

Vai avanti prendendoti
i tuoi tempi, ma fa le cose
con passione e ridi molto.

      L’INTERVISTA

I MIEI PRIMI 15 ANNI

Raccontaci il tuo amore per lo Sport

Da quando ho imparato a camminare, o forse anche prima, ho sempre avuto, in qualche modo, la passione per la competizione, sia da solo che in squadra e credo che gli altri se ne rendessero conto.
Lo sport è stato il miglior modo per esprimere al meglio questa mia passione.
Sono sempre stato un po’ timido, ma mai sui campi da gioco.

La passione per il calcio quando è arrivata?

La passione per il pallone è arrivata subito, quella per il calcio invece è cresciuta con il tempo.
Il sogno di diventare un calciatore è scattato quando ho seguito i mondiali di calcio del 1974.

Come hai iniziato?

Ho sempre giocato con gli amici, ma ho cominciato all’età di 10 anni in una piccola società che si chiamava Tunafors SK.

I tuoi giocatori preferiti?

Il mio giocatore preferito di un tempo è stato Socrates. Oggi mi diverto a vedere Messi.

Il momento più bello, indimenticabile?

Per me il calcio non si può riassumere in un momento. É una sensazione che dura sempre, ancora oggi, insieme a tutti i miei ricordi.
Ma se proprio devo scegliere, credo sia stato il mondiale del 1994, dove con la mia Svezia siamo arrivati terzi.

La delusione più cocente?

Non essere riusciti a partecipare agli Europei 1996 e ai Mondiali 1998, dove potevamo dimostrare di essere ancora più forti.

Cosa ti ha dato il calcio per la tua vita?

Quasi tutto.
É difficile immaginare come sarebbe stata la mia vita senza il calcio.
Mi ha portato a Göteborg, dove ho conosciuto mia moglie.
Sempre grazie al calcio ho vissuto in Belgio, Francia, Italia e Turchia, ho un sacco di ricordi legati a questi paesi, un sacco di esperienze e di amici.
Quindi, Kennet senza il calcio, sarebbe stato poca roba.

Come lo vivi oggi?

Sono allenatore, di mia figlia di 17 anni e di mio figlio di 14.
É un calcio lontano dalla Serie A e dai mondiali, ma che vivo con lo stesso amore, passione e voglia di vincere…o quasi 🙂

Oggi che fai nella vita?

Sono attivo in diverse associazioni e proprio adesso sto facendo il corso per diventare allenatore nelle divisioni più alte.

Un consiglio ai quindicenni di oggi?

Vai avanti prendendo i tuoi tempi, ma fa le cose con passione e ridi molto.

WLF generazione F, che ne pensi?

Mi piace vedere i giovani scoprire le tecniche e le tattiche del gioco del calcio, con passione e voglia di provare.
Sono qualità che non si vedono più tanto spesso nei giocatori professionisti.


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