Inter e Atalanta prime due semifinaliste

La prima semifinale di “We Love Football” parla italiano. Sotto la pioggia, Inter e Atalanta si guadagnano il pass per lo stadio “Renato Dall’Ara” battendo ai rigori rispettivamente Genk e Flamengo.

Inter-Genk 1-1 (11-10 d.c.r.)
INTER:
 1 Magri, 2 Chierichetti, 3 Pozzi, 6 Gasparini, 7 Paccagnan, 8 Fabbian, 9 Pezzini, 10 Pucci, 11 La Torre, 17 De Milato, 13 Lonati. A disp.:12 Priori, 14 Perucchetti L., 4 Perucchetti R., 5 Uccellini, 15 Zanotti, 16 Ballabio, 18 Branzini, 20 Politi, 19 Sabia. All.: Paolo Annoni

GENK: 27 Stevens, 3 Et Taibi, 4 Beerten, 5 Rommens, 6 Dwomoh, 9 Krawcyk, 10 Oyen, 11 Radi, 15 Goosens, 16 Dierckx, 13 Guler. A disp.: 1 Aerts, 26 Chambaere, 7 Gosselain, 8 Swerts, 14 Geboers, 12 Abid, 2 Van Gorp. All.: Peter Reynders
Reti: 4′ st Dwomoh (G), 18′ st Fabbian (I)

L’Inter supera in rimonta il Genk e vola in semifinale al torneo “We Love Football”. La squadra di Annoni vince ai calci di rigore una gara piena di emozioni, caratterizzata a tratti dalla pioggia battente caduta su Bologna.
Primo tempo più tattico e bloccato. La prima occasione è per il Genk: Dwomoh lancia Oyen che spara, Magri blocca a terra la sfera. Poco dopo lo stesso Dwomoh dal limite impegna Magri dopo una bella azione sulla destra, ma il suo tiro è debole e centrale. L’Inter si vede nel finale di tempo con Pucci che recupera una respinta corta della difesa ma spara alle stelle.
Nella ripresa il Genk parte fortissimo e dopo avere sfiorato il vantaggio con Oyen lo trova con il solito Dwomoh – tra i migliori in campo – al termine di una splendida triangolazione: il giocatore di colore belga, da centro area, fredda Magri con un preciso piatto destro nell’angolino. I nerazzurri sembrano sbandare, poi reagiscono. Stevens è miracoloso sul colpo di testa di Paccagnan ma non può nulla al 18′ su Fabbian, abile a risolvere una mischia in area. L’ultimo brivido arriva al 28′ con la punizione tesa di La Torre su cui Stevens è impreciso: la traversa lo salva e si va ai rigori.
La lotteria premia l’Inter. I belgi, infatti, sprecano per ben due volte l’occasione di vincere con Rommens e Abid, poi Magri ipnotizza per la seconda volta Oyen spedendo i nerazzurri al “Dall’Ara”.


Atalanta-Flamengo 0-0 (5-4 d.c.r.)
ATALANTA:
 1 Rodegari, 2 Testa, 3 Grassi, 4 Berto, 5 Scalvini, 7 Giovane, 9 Rosa, 10 Oliveri, 17 Moraschi, 11 De Nipoti, 19 Perego. A disp.: 12 Sassi, 6 Bonfanti, 16 Mehic A., 14 Mehic D., 15 Ceresoli, 18 Toccafondi, 20 Lozza. All.: Andrea Di Cintio
FLAMENGO:
 1 Esmeiro Candido, 2 Campos Botelho Nazareth, 14 Thomas De Souza, 3 Damasceno Dos Santos, 9 Brum, 8 Santos Pereira Dias Sacramento, 11 Dos Santos Lopes Da Silva, 18 De Oliveira Batista, 13 Luka Cordeiro de Souza, 6 Da Cruz Oliveira, 10 Firmino Dos Santos. A disp.: 5 Jectan Lira Da Costa, 17 De Almeida Rego, 15 Emanuel Ataide de Araujo, 12 Gibaldi Ribeiro, 4 Rodrigo Felix Laurentino, 16 Gomes Silva, 7 Da Silva Checa. All.: Mario Jorge Dos Santos Silva

Dopo l’Inter, anche l’Atalanta vola al “Dall’Ara” grazie ai calci di rigore. I ragazzi di mister Di Cintio hanno la meglio sui brasiliani del Flamengo al termine di una gara molto bloccata e priva di grande occasioni da rete, specialmente nella ripresa.
La prima chance è per Firmino, il cui cross trova a centro area trova Brum: stacco imperioso e colpo di testa che sfiora la traversa. All’11’ la risposta dell’Atalanta con Rosa, che calcia bene da dentro l’area ma trova il salvataggio sulla linea di un difensore brasiliano. L’ultimo brivido è una bella punizione di Firmino che termina di poco a lato dalla porta difesa da Rodegari.
Nella ripresa, forse complice anche il forte acquazzone, le squadre pensano più che altro a difendersi senza mai trovare guizzi vincenti. I calci di rigore sono la logica conseguenza: l’errore di Damasceno al primo tentativo condanna il Flamengo e regala la semifinale al “Dall’Ara” agli orobici.

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