FABIO VALENTE
26 marzo 1964
“Scaldati ragazzo…”
Dice a me mister? Risposi attonito…
“Si certo, non te la senti?”
Certo che si!
L’INTERVISTA











I MIEI PRIMI 15 ANNI
Raccontaci un po’ della tua vita sportiva…
Ho iniziato nel Genoa a 8 anni. Poi la mia famiglia si è trasferita a Milano e dopo un provino sono andato al Milan.
Tre anni di settore giovanile poi la prima delusione. Non andavo più bene per il mister, così insieme ad altri compagni sono passato all’Ausonia, una società minore di Milano.
Qui ,con un gruppo di amici meravigliosi, ho vinto due campionati milanesi e dopo una amichevole con il Milan sono stato ripreso per fare gli allievi.
Una grande soddisfazione e una seconda chance per dimostrare che avrei potuto farcela.
Il mister era Fabio Capello che iniziava anche lui l’esperienza da mister e da lui ho imparato molto, è stato una guida importante.



Tutto fu subito splendido a partire dal primo torneo dove in finale con il Torino a Ponte San Pietro feci una doppietta che non dimentico. Poi un anno meraviglioso con 40 gol e una stagione super.
Nel 1981 ecco la primavera e dopo il ritiro estivo la GRNDE EMOZIONE.
Prima convocazione con la prima squadra allenata allora da Gigi Radice per un’ amichevole contro il Borussia M, dove giocai un bellissimo secondo tempo . Questa partita mi apri le porte per entrare nella rosa .



Milan Napoli, settembre 19881: a 15 minuti dalla fine ecco la frase che non scorderò mai.
“Scaldati ragazzo” … dice a me mister? Risposi attonito – “Si certo, non te la senti?” … certo che si..
San Paolo , 17 anni, ecco il mio esordio in serie A . Vincemmo 1 a 0..
Un sogno. Sia per me che per tutti i miei cari.
A scuola mi chiedevano autografi, i compagni di squadra mi riempivano di domande.
Dopo Napoli anche la convocazione in nazionale juniores… sembrava che tutto fosse scritto .
Poi qualcosa non ha più funzionato. Non chiedetemi cosa, ancora non so darmi una risposta.
Il pallone non era diventato un estraneo per i miei piedi e le gambe sempre più deboli.
Tutto governato da una testa che non capiva quale fosse la realtà e cosa stesse capitando.
Le conseguenze furono che l’anno seguente andai in prestito al Sant’Angelo Lodigiano in C2 dove feci un campionato pessimo.
Poi l’anno dopo al Casale Monferrato. Con i Nerostellati ripresi un po’ la forma ma ad aprile in una partita ebbi un attacco di peritonite e il mio campionato fini in anticipo.
Poi il militare. Barletta , compagnia atleti, Car …. Poi car avanzato e nessuno mi voleva più.
Panico e frustrazione , vedevo i compagni lasciare la caserma ed io , con qualche altro giocatore nella mia stessa situazione, che restavo in attesa di un segnale.
Quando ormai mi vedevo al Mazara Del Vallo , squadra di un tenente della caserma che mi “vedeva bene” , ecco la sorpresa inaspettata.
Mi chiama Sandro Vitali , direttore sportivo del Milan quando feci l’esordio in serie A, da poco passato al Como e mi dice che vuole portami a Orsenigo per un provino.
Fatta! Ecco il Como ma purtroppo tra Milan e Come c’era un cartellino di mezzo e il relativo prezzo. Milan e Como non si accordarono. Bianchi, allora allenatore di un grande Come a novembre prende Morbiducci come terza punta perché io non ero disponibile.
A Febbraio dopo una causa che mi sembrava interminabile vengo dirottato in primavera come fuoriquota. Inizio il mio campionato primavera con il Come e qui conosco ragazzi meravigliosi che ancora oggi frequento , uno su tutti Marco De Marchi.
L’anno successivo dopo un buon campionato ecco una buona secie C2 .: la Pro Patria.
Dopo un ritiro a suon di gol in una amichevole prima di iniziare il campionato ho un incidente grave. Un portiere in uscita mi fa saltare tibia e perone..
Fine per la seconda volte dei sogni. Un anno e mezzo di stop e una lenta guarigione. Quando riprendo non trovo più la forza la determinazione e la squadra quindi scendo di categoria e finisco in Promozione.
Prendo un ottimo stipendio dal Corsico e con una copertura solida iniziai a cercare un lavoro che potesse piacermi. Poi via via gli stipendi si assottigliarono con il Muggiò prima e la San Giulianese poi che fu ultima mia squadra .
Fine della storia calcistica.



La passione per il calcio quando è arrivata?
Direi che credo sia nata con me, da sempre il pallone mi è stato accanto
Come hai iniziato?
All’oratorio e poi appena l’età lo ha permesso nelle giovanili del Genoa
I tuoi giocatori preferiti?
Il ricordo più bello : un gol in allenamento su passaggio di Gianni Rivera che ogni tanto si allenava con il Milan anche dopo aver smesso di giocare
Quando hai capito che “la cosa stava diventando seria” ?
Con gli allievi del Milan. Un passaggio importante. Fabio Capello ha rappresentato per me il vero punto di partenza. Mi ha dato grande fiducia e mi ha fatto sentire un ottimo giocatore.
Il momento più bello , indimenticabile?
Facile , l’esordi in serie A a Napoli e il primo allenamento con la nazionale Juniores
La delusione più cocente?
Aver tradito le aspettative dei miei genitori
Cosa ti ha dato il calcio per la tua vita?
Tanto. Disciplina, senso della condivisione, amicizie, gioie e delusioni che mi hanno fatto crescere come uomo, il senso del sacrificio che mi ha insegnato ad apprezzare le conquiste, e poi una il calcio è stato determinate per gestire al meglio le persone nelle mie esperienze di lavoro.
Come lo vivi oggi?
Con leggerezza. Amo guardare le partite con i miei figli che hanno iniziato giocare (8 e 10 anni).
Adoro sentire ancora il profumo dell’erba dei campi di calcio e credo che questa sia una sensazione che mi accompagnerà per sempre.
Oggi che fai nella vita?
Da oltre 4 anni ho iniziato una carriera artistica legata alla pittura che ormai rappresenta un grande traguardo nella mia vita lavorativa.
Sono anche consulente di digital marketing. Seguo progetti web di consulenza strategica sia per aziende strutturate che per giovani start up



Un consiglio ai quindicenni di oggi?
Di non abbandonare mai i sogni che hanno, ma di pensare al calcio come un divertimento prima di tutto. Di non farsi condizionare da niente e da nessuno.
Di pensare allo sport come una esperienza meravigliosa per crescere sani e forti.
WLF generazione F, che ne pensi?
Un progetto splendido, anche perché ci sono dentro.
Warning: preg_match(): Compilation failed: invalid range in character class at offset 12 in /home/customer/www/welovefootball.eu/public_html/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/shortcodes/vc-basic-grid.php on line 177
Nato il 26.03.1964 a Genova
Attaccante (A)
Stagioni al Milan: 1, 1981-82
Cresciuto nel Milan
Esordio nel Milan in gare amichevoli: Borussia Moenchengladbach vs Milan 1-0 (22.09.1981)
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A): Napoli vs Milan 0-1 (27.09.1981)
Totale presenze in gare ufficiali: 1
Grande calciatore grandissimo Uomo.
Non ci siamo mai incrociato sul campo.
Io andavo da Como al Chiasso e lui arrivava.
Siamo andati in parallele con gli incidenti a quanto leggo (…… io ho fatto la mia tesi di laurea sul metodo russo…… le coincidenze della vita…).
L ho incontrato e apprezzato in mezzo a ex compagni comuni da poco.
E ci siamo piaciuti.
Molto.
Grandissimo Fabio ti stimo.
Toio.